La Repubblica Italiana tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività

La presente proposta di legge intende istituire la figura professionale dello psicologo di base convenzionato con il servizio sanitario nazionale (SSN) per superare l'attuale diffidenza e il conseguente scarso ricorso agli psicologi in caso di disturbi psichici. Si prevede pertanto l'obbligo per il medico di base di indirizzare i pazienti che denotano disturbi o problemi psichici a uno psicologo di base. Lo psicologo di base è incaricato, insieme con altre figure professionali, di effettuare la diagnosi e di provvedere all'assistenza psicologica, posta a carico del SSN, fatto salvo il pagamento di un ticket. Analogamente, per i minori, si prevede che il pediatra di base indirizzi i piccoli pazienti a un neuropsicologo dell'età evolutiva. Il medico di base o il medico di fiducia del paziente resta comunque il solo responsabile dell'eventuale prescrizione di farmaci richiesti dallo psicologo di base. In una società «malata» e decadente come quella in cui viviamo, che vede, in particolare, giovani dediti all'alcool, alla cocaina o all’ecstasy o minori «vittime» di violenze fisiche o psicologiche, si ritiene necessario prevedere, per legge, il diritto all'assistenza psicologica prestata dal SSN e sarebbe auspicabile che tale assistenza fosse prevista anche nelle scuole. Istituire lo psicologo di base significa contribuire alla prevenzione della depressione, dello stress e di altre moderne patologie che portano, tra l'altro, ai «divorzi/omicidi», alla devianza giovanile, all'abuso di bevande alcoliche e superalcoliche, all'uso di droghe. In effetti, il ruolo del SSN consiste nell'attuare l'articolo 32 della Costituzione che recita: «La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti».

Tratto dalla proposta di legge.

Disegno di Legge presentato in Senato

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