Riscoprire i valori per contrastare la violenza

In molti, nel descrivere questo periodo storico, parlano di analfabetismo emotivo. Le persone, complice l’iper-connessione e la digitalizzazione di massa, hanno sempre più difficoltà a comunicare tra di loro e più si sentono sole. Più dilaga il vuoto esistenziale e più dilaga la violenza. Questi sono stati alcuni dei temi affrontati nel corso della Conferenza Indifferenti all’indifferenza organizzata lo scorso venerdì 3 marzo dalla Commissione solidarietà della Contrada di Valdimontone. Nel mio intervento, traendo spunto dalle parole di Papa Francesco “Siamo di fronte ad una catastrofe educativa” ho voluto sottolineare l’importanza dell’educazione nel contrasto ai dilaganti atti di violenza. La violenza, compresa quella di genere, non è appannaggio di qualche folle, ma è un problema culturale, educativo, da affrontare fin da piccoli, anche in Contrada, fornendo ai più giovani guide, buoni capitani da seguire che li possano indicare la strada. In un momento storico di analfabetismo emotivo, solo i valori potranno salvare l’uomo dal vuoto e dalla violenza dilagante. Di seguito (al minuto 31’ 30’’) l’intervista, andata in onda il 9 marzo, ai microfoni di RadioSienaTv, nel corso della trasmissione il Palio d’Inverno.

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“Indifferenti all’indifferenza”: riconoscere e contrastare la violenza